Brunetta: concorsi digitali ma in presenza. Si pensa a un portale per la Pubblica amministrazione

Per il reclutamento delle risorse umane da impiegare nella realizzazione del Pnrr, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha detto oggi, parlando in Commissione affari costituzionali del Senato, che si pensa a costruire un portale di reclutamento e a convenzioni con le università per impiegare dottorati di ricerca. Brunetta ha ricordato che con il Pnrr ci sarà “una quanità enorme di progetti e di finanziamenti e di fabbisogni incrementali rispetto al turn over standard”. Il ministro ha detto di non vedere di buon occhio che “un’amministrazione sia talmente depauperata di capitale umano che dipenda in toto dalle società di consulenza e non abbia neanche la capacità d’interagire con le società di consulenza, e questa è la condizione peggiore”.

L’idea invece è quella di “costruire un portale di reclutamento per il Pnrr (…) per dotare tutte le amministrazioni con contratti a termine della durata 3+2, gli anni del Pnrr, di figure che vanno da quelle basiche (…), dalla formazione lavore fino a ingegneri informatici, dei ponti, gestionali ecc, per avere personale incorporato negli enti che lanciano i progetti Pnrr o direttamente o messi a bando, per dotare di capitale umano gli enti pubblici ed essere in grado semmai di selezionale, di interloquire anche con consulenti esterni, però avendo capitale umano a disposizione all’interno dell’amministrazione. E anche qui bisogna fare presto perché non possiamo metterci quattro anni, cinque anni per bandire un concorso perché nel frattempo il Pnrr è già finito”.

Quindi – ha detto ancora – si dovrà utilizzare l’esperienza dell’emergenza Covid, con “addirittura modalità più innovative”. Per esempio, ha aggiunto il ministro, “perché non fare convenzioni con le università per avere i migliori dottorati nelle materie tecnico- scientifiche necessarie, in maniera tale da dare uno sbocco ai dottorati?” Stesso ragionamento per gli ordini professionali, le piattaforme più efficienti come Linkedin e altro, il tutto “per avere nuvole di specializzati, nuvole di giovani e non solo giovani in grado di mostrare una disponibilità e specializzazione da mettere a disposizione attraverso colloqui valutativi molto veloci”.

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