Arriva la Carta di investimenti sostenibili con il timbro di Bankitalia. I criteri Esg verranno applicati, in maniera graduale, ai 190 miliardi del portafoglio finanziario e delle riserve valutarie. Fra le caratteristiche fondamentali del documento, l’esclusione delle aziende che operano nel settore armi e tabacco; fuori dal portafoglio anche chi non rispetta le convenzioni fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) fra cui quella sul lavoro forzato e sulle libertà sindacali. L’impegno di Bankitalia sul fronte della finanza sostenibile avviato nel 2018 (15 i miliardi già investiti con criteri Esg), ha già portato due importanti risultati: il taglio di CO2 pari alle emissioni annue di 210mila persone e il risparmio di energia pari al consumo di 158mila famiglie. «La Carta si applica alle attività gestite in autonomia dalla Banca, ossia gli investimenti del suo portafoglio finanziario e delle riserve valutarie – ha dichiarato il vicedirettore generale di Bankitalia, Paolo Angelini, nel corso della presentazione del documento – . Si tratta di un perimetro considerevole: a fine 2020 copriva attivi per circa 190 miliardi di euro (148 e 44 miliardi, rispettivamente, per il portafoglio finanziario e le riserve valutarie). Non si applica invece ai portafogli di politica monetaria, la cui gestione è responsabilità dell’Eurosistema».
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