Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale, della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie), dovra’ versare l’Imu/Tasi con l’aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro di saldo), con punte di 110 euro annui. La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra Imu e Tasi ammonta al 10,5 per mille e, in molti Comuni (480 municipi di cui 18 Citta’ capoluogo), e’ in vigore ‘la ex addizionale Tasi’, fino a un massimo dello 0,8 per mille, introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, cosi’ da portare in questi Comuni l’aliquota fino all’11,4 per mille. Secondo i risultati del rapporto, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi; a Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. I valori piu’ ‘contenuti’ sono invece quelli di Asti con un costo medio di 580 euro, Gorizia con 582 euro, Catanzaro con 659 euro, Crotone con 672 euro e Sondrio con 674 euro. Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Roma si pagano mediamente 110 euro annui; a Milano 99 euro annui; a Bologna 96 euro annui; a Firenze 95 euro annui; a Napoli 95 euro annui. In 18 citta’ e’ in vigore la ex addizionale della Tasi, per cui, in questi Comuni, le aliquote superano quella massima dell’Imu (10,6 per mille). In particolare Roma, Milano, Ascoli, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona, Verona l’aliquota e’ all’11,4 per mille; a Macerata all’11,3 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce, Massa e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille.