Era un martedi’, proprio come oggi. Era il 1998, proprio il 5 maggio, quando nel pomeriggio fu lanciato un primo allarme per i primi smottamenti provocati dal maltempo che imperversava in Campania. Qualche ora dopo, verso le 20, iniziarono quattro ore di terrore per le popolazioni dei comuni salernitani di Sarno, Bracigliano e Siano, di San Felice a Cancello (Caserta) e di Quindici (Avellino). Viene ricordata come l’alluvione di Sarno, un movimento franoso di vaste proporzioni che, ventidue anni fa, provoco’ 160 vittime, di cui 137 solo a Sarno e 11 a Quindici. Un centinaio furono, in quella giornata, i movimenti verso valle di colate di fango e acqua nell’area del cratere che abbracciarono, per diversi chilometri quadrati e a una velocita’ di 50 chilometri orari, l’intero bacino idrografico del fiume Sarno, toccando anche l’Irpinia.